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Polizza catastrofi detrazione fiscale del 19%

Per un tassa che esce, un’altra ne entra: la bozza del Disegno di Legge di Bilancio continua infatti a riservare sorprese al portafoglio degli Italiani che attendono di conoscere il destino di provvedimenti annunciati e poi improvvisamente ritirati. Come nel caso dell’introduzione di una mini-patrimoniale del 2 per mille sulle polizze vita rivalutabili a capitale garantito.

Nel giro di pochi giorni, infatti, i timori sollevati dagli investitori, i diretti interessati dalla nuova tassazione messa a punto dai tecnici di Palazzo Chigi e del ministero dell’Economia, hanno provocato l’uscita dal Ddl di bilancio del provvedimento che, stando alle prime stime, avrebbe dovuto portare entrate per 194 milioni nel 2018 e 292 milioni dal 2019. Ma, curiosamente, mentre la mini patrimoniale sulle polizze vita esce, un bonus fiscale entra portando con sé però gli inevitabili dubbi circa la sua copertura.

Nel concreto, il bonus fiscale intende premiare chi decide di assicurare un fabbricato contro un terremoto o altre calamità naturali. Lo sconto fiscale, che verrebbe introdotto per incentivare la sottoscrizione di questo tipo particolare di polizze differenti dalle tradizionali assicurazioni casa, verrebbe concesso solo per i contratti stipulati dopo l’entrata in vigore della legge di bilancio. Il bacino dei potenziali interessati alla nuova misura, almeno sulla carta, è enorme: nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento si afferma che le abitazioni assicurate contro le catastrofi naturali non superano in questo momento il 2% circa dell’intero patrimonio abitativo.

Il bonus prevede nella bozza di testo del Ddl una detrazione ai fini Irpef del 19% dei premi relativi alle polizze assicurative sugli immobili contro i rischi derivanti da catastrofi naturali. Ma questa misura comporterebbe un onere iniziale di 30 milioni di euro per le casse dello Stato e nel momento in cui scriviamo non può essere dato nulla per scontato: la necessità di garantire alla Legge di Bilancio la necessaria copertura finanziaria potrebbe infatti alla fine spingere il Governo a dover eliminare alcune misure contenute nel testo che la prossima settimana approderà a Palazzo Madama.

Fonte: www.assicurazione.it