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Dallo scorso 1° Agosto è entrato in vigore il nuovo attestato di rischio dinamico, un certificato disciplinato dal provvedimento numero 71 dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), per la quale tutte le compagnie assicurative hanno dovuto adeguarsi.

Questo documento ha lo scopo di certificare la storia assicurativa del contraente il quale conterrà anche informazioni relative agli incidenti non denunciati o denunciati in ritardo. In particolar modo si evidenziano i “sinistri tardivi”, dato che questi non erano riportati sul vecchio attestato di rischio. Con sinistri tardivi si intendono quegli incidenti denunciati dopo oltre un anno e quindi pagati dall’assicurazione nell’ultimo periodo del contratto, se non addirittura dopo la scadenza. Quindi in questo caso al successivo rinnovo della polizza il cliente otterrebbe un avanzamento classe di merito positivo anche se non gli spetterebbe per via del malus che gli graverebbe.

A partire dal 1° gennaio 2019 saranno indicati nello stesso attestato di rischio dinamico anche gli incidenti avvenuti durante il periodo di validità di una polizza temporanea. I sinistri verranno specificati nell’attestato rilasciato dalla prima compagnia con la quale il soggetto stipulerà un contratto assicurativo annuale.

L’attestato di rischio è quel documento nel quale viene indicato il numero dei sinistri effettuati con colpa (e il grado di responsabilità attribuitogli dalla compagnia assicurativa), gli anni in cui il proprietario del veicolo è stato assicurato e la classe universale di assegnazione. Per quest’ultima ricordiamo che è intervenuto il provvedimento numero 72 dell’IVASS che ne amplia i casi di portabilità. In particolare, il mantenimento della classe universale (o classe di merito) potrà essere riconosciuto al coniuge in regime di separazione legale dei beni, al partner unito civilmente, alle coppie dello stesso sesso e al convivente che acquisisce la proprietà del veicolo a seguito di eredità.

La classe è espressa da un numero che varia tra 1 e 18, in base al quale viene calcolato il premio assicurativo nel periodo di osservazione: i clienti in classe 1 sono i più virtuosi, mentre quelli in classe 18 i più sinistrosi. Fino ad oggi, i benefici sulla classe di merito erano concessi solo grazie all’applicazione della Legge Bersani, che permette al proprietario di un veicolo acquistato – nuovo o usato – di acquisire la stessa categoria di un mezzo circolante e assicurato già in suo possesso o in possesso di un componente del nucleo familiare convivente. Il Decreto Bersani è applicabile soltanto per l’acquisto di un veicolo (nuovo o usato) mai assicurato dal nuovo proprietario, che può prendere la classe di merito di un mezzo circolante e assicurato.