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Aggiornamento dei LEA

L’aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) attualmente in discussione, che potrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno, potrebbe avere grandi ripercussioni sulle fortune della RC sanitaria, favorendo infine le compagnie a discapito della sanità pubblica.

L’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (più noti con il loro acronimo, LEA), potrebbe avere conseguenze di non poco conto sulle RC sanitarie. Si tratta di un provvedimento attualmente ancora sotto forma di bozza che però, con ogni probabilità, dovrebbe essere definitivamente approvato entro la fine dell’anno. Perché se ne parla molto? In particolare perchésono ormai 15 anni che la lista delle prestazioni erogate dal Sistema Sanitario Nazionale non viene aggiornata e sono in molti a temere in una loro compressione tale da comportare nuovi ulteriori costi da sostenere per le famiglie.

Cosa potrebbe succedere

In particolare la preoccupazione è forte per quelle famiglie le quali potrebbero essere tagliate fuori dalla possibilità di godimento delle cure pubbliche. Una eventualità che potrebbe infine costringerle a far fronte alla nuova situazione con la praticamente obbligatoria sottoscrizione di un’Rc sanitaria tale da far fronte a ogni evenienza in tal senso.
Sono le statistiche a rendere al meglio l’idea di cosa si stia parlando.

(L’aggiornamento dei LEA potrebbe favorire la diffusione delle RC sanitarie)

La spesa sanitaria che ogni anno i nostri connazionali devono fronteggiare, si è infatti ormai attestata a quota 569 euro, 80 in più di quanto era  necessario nel corso del 2013. Una esplosione di costi molto preoccupante, anche alla luce del progressivo dimagrimento dei bilanci familiari, dopo anni di politiche di austerity.

Diminuisce la spesa pubblica

L’aumento della spesa sanitaria che dovrebbe ricadere sulle famiglie, peraltro, avviene in un momento in cui la Sanità pubblica è sotto un incessante attacco, che erode le risorse a sua disposizione, costringendo spesso i pazienti a sottoporsi a liste di attesa lunghissime, tali da spingere infine molti a ricorrere al privato, soprattutto nel caso di esami che occorrerebbe fare il prima possibile. Un andamento che da parte di molti operatori del settore è stato collegato all’evidente proposito di aprire un varco sempre più grande per le assicurazioni sanitarie private. Un varco cui le compagnie si stanno apprestando con il varo di proposte sempre più complete.

Il giusto mezzo

La discussione in atto sui LEA, va quindi a inserirsi in un dibattito sempre più serrato, in cui vanno ricordati anche altri fattori emersi nel corso di questi ultimi anni, a partire dalla necessità di tenere nel debito conto i grandi progressi fatti dalla ricerca nel corso dei 15 anni intercorsi. Basti pensare in tal caso alla necessità di includere negli elenchi delle prestazioni patologie come le malattie rare, ancora escluse. Resta solo da vedere se i nuovi LEA si limiteranno a prendere atto dell’evoluzione ricordata, o se invece andranno ad esplicitare una precisa volontà di colpire al cuore il SSN, come sospettato da più parti, creando un nuovo equilibrio tra spesa privata e spesa pubblica tale da favorire le compagnie di assicurazione.

Fonte: infoassicurazionisulweb.it