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Polizza salute in Italia

Si allunga la durata media della vita, ma aumentano le malattie croniche, quelle per cui non esiste una cura risolutiva ma che richiedono controlli costanti. Se da un lato la sanità pubblica, nonostante i ripetuti tagli, è riuscita a migliorare le condizioni di vita di molti Italiani, tanto che nel nostro Paese gli ultraottantenni superano i 4 milioni, dall’altro lato aumenta tuttavia la necessità di prevenire alcuni disturbi con uno stile di vita corretto.

Secondo l’elaborazione di BNP Paribas Cardif su base dati Istat, quasi un italiano su tre (29,9%) non è in buona salute. In particolare, il 17,4% dei nostri connazionali soffre di ipertensione, il 5,3% di diabete e il 3,9% di malattie di cuore. Tale situazione mette sotto pressione il sistema pubblico e spinge, soprattutto chi dispone di risorse economiche, a ricorrere alla sanità privata: secondo le stime, la spesa complessiva vale nel nostro Paese ben 37 miliardi di euro,pari al 2,2% del Pil. Nonostante molto strutture sanitarie private siano convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale tale esborso è sostenuto per il 90,9% direttamente dalle famiglie.

Per gli operatori sanitari una delle strade da percorrere è quella costituita dalla cosiddetta medicina preventiva. Ma tale suggerimento si scontra con la realtà dato che l’Italia si colloca all’ultimo posto nella classifica europea per spesa nella prevenzione sanitaria: a questa voce viene destinato solo lo 0,5% della spesa complessiva in sanità rispetto alla media Ue, pari a circa il 3%.

Anche la prevenzione da parte dei privati ha ampi margini di crescita: secondo i dati raccolti dall’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle compagnie assicurative, in Italia la spesa coperta da strumenti come le polizze salute rappresenta infatti appena il 13,4% del totale della spesa sanitaria sostenuta dai cittadini, a fronte del 43% della Germania, del 65,8% della Francia e del 76% degli Stati Uniti. Su questo fronte però, il mondo assicurativo sembra aver fatto passi da gigante: è possibile infatti non solo ottenere un risarcimento a fronte di una malattia o di un infortunio, tipico delle polizze tradizionali, ma persino utilizzare una serie di servizi di prevenzione aggiuntivi , basati sull’utilizzo della telemedicina, del telecontrollo e dell’auto check up.

Fonte: www.assicurazione.it